L’aria era frizzante quella notte. Orgrimmar era quieta. Soltanto i passi delle ronde di Grunt e di qualche mercante che entrava e usciva pigramente dalla Casa d’Aste rompevano il rassicurante silenzio d’inizio autunno.
I capelli dell’elfa del sangue Morfiel brillavano illuminati dai raggi della luna che entravano da una finestra della ‘Zanna Rotta’, dove se ne stava seduta ad un tavolo d’angolo sorseggiando l’idromele di bassa qualità servitole dalla barista Gryshka.
Con lei – i piedi appoggiati sul tavolo e la sedia che dondolava in bilico sulle zampe posteriori – c’era Big, un anziano orco col volto segnato da cicatrici, capelli grigi raccolti in una coda alta, e naso pronunciato rotto in più punti.
Nella locanda non c’era nessun altro avventore.
“Certo che è grosso quel pagliaccio di Zovaal” – commentò sovrappensiero Big, mentre si toglieva dello sporco da sotto le unghie con la punta di un vecchio pugnale arrugginito.
“Puoi dirlo forte” rispose Morfiel “ma non ho voglia di parlare di combattimenti ora. Voglio solo bere e dimenticare quel dannato Drago dei Quattro Venti! Sono anni che cerco di catturarlo senza riuscirci, e ora arriva quel prete ciarlatano di Angreenwolf e che fa?! ….lo ottiene praticamente al primo colpo! Ti sembra giusto!?”…concluse seccata.
Gli occhi di Big brillarono appena a quelle parole… “Non pensarci… sei piena di cavalcature nelle stalle della Gilda, non ti serve anche il Drago dei Quattro venti”, le labbra screpolate si incurvarono leggermente in un sorriso appena accennato. “Comunque, visto che mi sembra di capire ti piacciano i draghi…”.
Le orecchie dell’elfa si drizzarono, e lei si girò lentamente verso Big inarcando un sopracciglio, invitandolo chiaramente a continuare.
“Visto che ti piacciono i draghi dicevo, avrai certamente sentito parlare del Protodrago Viola…”
Le pupille di Morfiel si dilatarno in uno sguardo che le conferiva un’espressione tra l’avido e il curioso. “Non ne ho mai sentito parlare, ed è strano visto che sono tra le maggiori esperte di cavalcature di tutta Kalimdor”.
“Beh, ti ricordi le sbronze, le mangiate e gli schiamazzi che abbiamo fatto vestiti come due scemi al Brewfest ad inizio ottobre?”, le domandò Big.
“Ma certo che me le ricordo! Una mattina mi sono svegliata nelle fogne di Dalaran, dove avevo passato la notte dormendo in mezzo ai ratti…”.
“E ricordi anche” proseguì l’orco “quando un paio di settimane fa siamo andati in giro per tutta Azeroth a raccogliere caramelle e festoni per celebrare Halloween?”
“Come potrei dimenticarlo! Ogni volta mi coinvolgi in queste imprese senza senso!” tagliò corto l’elfa a muso duro “Non farmici ripensare!”.
Le zanne di Big riempirono la visuale di Morfiel quando l’orco sorrise apertamente – “Beh vedrai che non erano proprio senza senso. Devi sapere che i Protodraghi Viola amano chi onora le festività, e si uniscono spontaneamente agli avventurieri che le celebrano come si deve”, una piccola pausa a sottolineare le ultime parole “e noi ne abbiamo già onorate due”, concluse quindi sollevando le sopracciglia.
“E adesso? Che dobbiamo fare adesso?” domando agitata l’elfa che già si immaginava le musatine che le avrebbe dato il suo nuovo cucciolo di Protodrago.
“Adesso?” domandò Big di rimando. “Adesso tu finirai il tuo idromele e io finirò di pulirmi le unghie, sono davvero luride. Poi daremo a Zovaal la lezione che si merita, e poi…. soltanto poi, penseremo al Natale che si avvicina…”.
LVL 44 – 1 wife – 2 children – Killing bosses since 1996. | Logorroico, giornalista che lavora nell’IT, Chargers fan. | Scrivo, tatuo, mi faccio tatuare e porto i Wayfarer.